Louise Lund, danese di nascita, ha studiato e lavorato in Svezia, Australia e Inghilterra. Ci spiega perché apprezza le sfide del suo lavoro come capocantiere del progetto Marienhof e cosa impara dai vecchi.
Louise Lund è abituata a immergersi da sola in nuovi ambienti. Anche durante gli studi di ingegneria civile, la giovane danese è stata ripetutamente attratta da luoghi lontani, per seminari all'estero, ma anche per incarichi di lavoro. Da marzo 2019 è l'unica impleniana a lavorare nell'ingegneria civile del progetto Marienhof a Monaco di Baviera, e si sente a casa: "In questo gruppo di lavoro non importa chi proviene da quale azienda. Siamo una squadra", spiega.
"Se ci sono dei problemi, qualcuno propone sempre una soluzione e poi si affronta il problema come una squadra".
Louise Lund, responsabile del sito
Al Marienhof, Louise è responsabile dell'armatura e del calcestruzzo, "e di tutto ciò che è esterno", come spiega lei stessa. Ama le sfide, e questa è una buona cosa. "Niente è normale in questo cantiere. A causa della posizione angusta nel centro di Monaco, dobbiamo suddividere il poco spazio a disposizione in modo molto preciso", dice a proposito del suo lavoro quotidiano. Scordatevi lo stoccaggio in loco, qui è richiesta la "consegna just-in-time". Con non meno di 17.000 tonnellate di tondo, organizzarlo è tutt'altro che un gioco da ragazzi.
Fortunatamente esistono dei sistemi. "Mi occupavo di logistica. Ho introdotto la gestione dello spazio "Tetris". Allo stesso tempo, ho ancora una previsione di 3 settimane, un piano settimanale e uno giornaliero del metodo Lean. Funziona bene".
In generale, Louise non si sottrae alle sfide. "La cosa che mi diverte di più? Quando sembra che qualcosa non funzionerà affatto, ma poi lo fa! È una vera soddisfazione!".
Il fatto che il giovane ingegnere affronti le difficoltà con tanta sicurezza è dovuto anche all'atmosfera che si respira nel team. I colleghi del consorzio Marienhof, provenienti sia da Implenia che dal partner consortile HOCHTIEF, sono uniti e condividono il loro know-how.
"Abbiamo alcuni giovani nel team, ma anche un caposquadra e un capocantiere di grande esperienza. Se ci sono dei problemi, qualcuno propone sempre una soluzione e poi si esamina il problema all'interno del team. O diciamo: "Sì, è possibile!", oppure qualcuno propone dei suggerimenti per migliorare la situazione. Discutendo di ogni problema, noi ragazzi impariamo moltissimo!".
Ci vorrà ancora un po' di tempo prima che la stazione di Marienhof sia terminata. Louise è felice: "Ho sempre partecipato a progetti che richiedevano molto tempo. Lo vedo come un vantaggio: ogni volta che si costruisce qualcosa si può riutilizzare. E poi si vedono anche i vantaggi di una buona preparazione, ad esempio un buon sistema di archiviazione o i concetti di lean. A volte ci vuole un po' di tempo prima che tutti siano convinti e partecipino pienamente. Quindi si ha la sensazione che ne valga la pena e che in futuro dovremmo prepararlo in modo così approfondito".
